Cantoterapia

Percorsi di cantoterapia

Il canto è una modalità espressiva che valorizza particolarmente la voce. Si canta attraverso la voce che, nella sua sonorità e modulazione, è anche un importante strumento di comunicazione.

La voce è una funzione che ci accompagna in tutto il nostro percorso evolutivo, ancora prima che il bambino impari a parlare.

È attraverso la modulazione della voce che il neonato fa capire di cosa ha bisogno e chiede all’adulto di soddisfare questi bisogni, senza timore di non piacere o di non essere corrisposto. La voce è anche qualcosa di unico, così come le impronte digitali, non esiste una voce identica ad un’altra e per questo è una Funzione fondamentale nella costruzione dell’identità personale e della propria Consistenza. Come Funzione partecipa a tutte le fase di vita, ma, con l’attraversamento di esperienze di vita insoddisfacenti o inadeguate, col tempo l’adulto può perdere la capacità di chiedere, di esprimere i propri sentimenti attraverso la voce, o perdere il piacere di farsi ascoltare, anche attraverso il canto. Questo può accadere quando le richieste non vengono mai soddisfatte, quando si è stati soggetti a critiche, quando non ci si è sentiti per lungo tempo ascoltati e considerati, quando si è costretti in stereotipie di controllo, chiusure posturali ed espressive.

Non tutti sanno cantare, ma esistono anche persone chiuse, timide e insicure che nel canto ritrovano l’integrazione, diventano sicure di sé e consistenti.

Il canto e il benessere

Il canto permette di acquisire uno stato di Benessere: ricerche scientifiche hanno dimostrato che crea, grazie all’uso del diaframma, un allentamento della tensione muscolare; scatena l’aumento di produzione di analgesici endogeni, come le catecolamine, da parte del sistema nervoso; affina il funzionamento del sistema immunitario migliorando lo stato generale di salute dell’individuo. Anche nella vita intrauterina varie ricerche hanno dimostrato che le canzoni cantate da mamma e papà calmano e la musica influisce sulla plasticità cerebrale.

Ormai sono numerose le ricerche che dimostrano che cantare può portare a diversi tipi di benefici:

  • Benefici fisici: a livello respiratorio, ad esempio, alcuni studi suggeriscono che il canto aumenti la forza dei muscoli respiratori (Kiens, Reimer, e Guyn, 1999); a livello cardiaco il canto sembra produrre cambiamenti di lunga durata sia nel sistema cardiovascolare che a livello polmonare; a livello immunologico, ad esempio all’università di Francoforte è stato dimostrato che i coristi, dopo un’ora di canto del Requiem di Mozart, avevano un aumento di concentrazione sanguigna di immunoglobina  e idrocortisone (Clift and Hancox, 2001); neurologico, essendo in grado di  indurre cambiamenti plastici nel il cervello con l’allenamento costante.
  • Benefici psicologici ed evolutivi: a livello di capacità comunicative, ad esempio Go’Tell et al. (2002) si sono focalizzati sulla comunicazione verbale, e hanno dimostrato che il canto dei caregivers porta ad un aumento della cooperazione da parte del paziente; provoca un effetto di catarsi e sollievo; aumenta la conoscenza di sé e del proprio modo di funzionare oltre che delle competenze musicali; porta a sviluppo intellettivo grazie ai cambiamenti adattivi nei circuiti neurali relativi all’apprendimento di competenze motorie (Nielsen e Cohen, 2008).
  • Benefici sociali soprattutto durante le attività corali, in quanto porta ad aumentare il senso di appartenenza ad un gruppo, a maggior integrazione sociale, a capacità di comunicazione e senso di comunità.
  • Benefici musicali: comprensione della musica, ad esempio, la struttura, il fraseggio; lo sviluppo della memoria musicale; l’aumento della competenza vocale, la colorazione tono, l’intonazione, il ritmo e la sonorità; la creazione di un repertorio musicale.

Tre rami del nervo vago sono coinvolti nella produzione della voce: il ramo faringeo, il ramo laringeo ricorrente e il ramo laringeo superiore. Grazie alle sue strette connessioni con la laringe, il nervo vago, il principale del sistema nervoso parasimpatico, se stimolato da attività quali vocalizzare, cantare, piangere, ridere (ma anche tutte quelle che hanno a che fare con la nutrizione, quali mangiare, bere, succhiare), determina rilassamento e produzione di endorfine (Porges, 2014). Ecco una spiegazione scientifica al famoso “canta che ti passa”.

La cantoterapia è una nuova forma di arteterapia che sfrutta gli effetti terapeutici del canto.

Gli obiettivi della cantoterapia

Obiettivi

    • Accrescere la conoscenza di Sé attraverso l’ascolto delle sensazioni corporee.
    • Ottenere una maggiore conoscenza delle proprie capacità espressive.
    • Scoprire il piacere di Mostrarsi e di farsi ascoltare.
    • Migliorare la qualità di vita aumentando il benessere percepito.
    • Ridurre gli effetti dello stress.

Destinatari

Il corso non richiede di saper cantare ma è rivolto a tutti a coloro che siano interessati a fare un percorso di crescita personale, migliorare l’uso della voce e incrementare il benessere generale.

Metodologia

Durante il percorso verranno utilizzate:

  1. Tecniche di respirazione.
  2. Riscaldamento e raffreddamento vocale.
  3. Giochi vocalici.
  4. Stretching degli organi articolatori.
  5. Esercitazioni sui parametri del suono (volume, altezza, durata).
  6. Esercitazioni di canto.
  7. Tecniche di rilassamento.
  8. Attività esperienziali sul sentire il proprio corpo: il diaframma, la postura, l’espressività, il ritmo, la voce.

Il percorso individuale avrà una durata variabile in base alle esigenze individuali.

Logistica

Per info, contattare la dott.ssa Francesca Galvani alla mail f.galvani@psicoterapiafunzionale.it.

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