Intelligenza emotiva e quotidianità

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intelligenza emotiva e comportamento

Intelligenza emotiva nella quotidianità: uno studio di Brackett, Mayer e Warner

Una serie di studi sperimentali emersi a partire dalla fine degli anni ‘90 suggerisce che il costrutto di Intelligenza Emotiva (IE) fa riferimento a specifiche abilità mentali che possono essere misurate in modo attendibile. Rimane tuttavia poco chiaro l’impatto che queste abilità hanno sulla vita quotidiana delle persone . Lo studio di Brackett, Mayer e Warner ha esattamente questo obiettivo: indagare la relazione tra IE e comportamenti nella vita quotidiana.

Gli autori hanno sottoposto al campione dei questionari autocompilati che valutavano IE e comportamenti riferiti a tre principali aree:

  1. cura di sé e salute,
  2. attività di svago,
  3. relazioni interpersonali.

Considerando la possibilità che a mediare la relazione tra IE e comportamenti specifici possano intervenire le caratteristiche di personalità dei partecipanti, e che queste ultime possano avere un effetto altrettanto importante su IE e comportamenti stessi, gli autori hanno anche fatto uso di test della personalità nello studio. Una volta raccolti i dati, attraverso test di correlazione, è stato valutato il rapporto tra le variabili di IE, personalità e comportamenti.  Il campione è composto da 330 studenti (F 241, M 89)  del college con età compresa tra i 17-20 anni, iscritti al primo anno della facoltà di psicologia.

Strumenti
1) Test MSCEIT: questionario autocompilato, misura abilità di Intelligenza Emotiva su 4 domini: percipire emozioni, usare emozioni per facilitare il pensiero, comprendere le emozioni, gestire le emozioni
2) Test CSLSS: questionario autocompilato che indaga i comportamenti quotidiani degli studenti del college attraverso 26 scale. Pone domande oggettivamente misurabili su 3 dominii (cura di sé, uso del tempo libero, attività accademiche e relazioni interpersonali) (es. dominio cura di sé e salute: quante sigarette hai fumato nell’ultima settimana). Sono state considerate 13/26 scale, su cui EI ha ipotetica influenza.
3) Test BIG-FIVE PERSONALITY INVENTORY
4) Indici GPA (rendimento accademico degli studenti)

Ragazzi con punteggi bassi di intelligenza emotiva e uso di droghe

Inizialmente si è verificata la presenza di differenze di sesso tra i partecipanti sia nei punteggi MSCEIT che nelle scale CSLSS. Le ragazze hanno punteggi di IE significativamente più elevati dei ragazzi (tuttavia la differenza non è grande), inoltre ci sono differenze significative su 10/13 scale del comportamento (es. comportamenti devianti, nei maschi più frequenti). Questi risultati hanno spinto gli autori a studiare la relazione tra intelligenza emotiva (MSCEIT) e comportamenti quotidiani (CSLSS) sia in generale che in base al sesso. Successivamente è stata svolta una analisi di correlazione tra punteggi di intelligenza emotiva (MSCEIT) e la personalità (BIG FIVE), per verificare se i punteggi al primo test fossero indipendenti dai secondi.

Da questa analisi risultano basse correlazioni positive tra intelligenza emotiva e le dimensioni Amicalità e Coscenziosità, senza differenze di genere, a indicare complessivamente che i punteggi MSCEIT valutano aspetti diversi e indipendenti dalla personalità.

Poi si è indagato il rapporto tra MSCEIT e le scale CSLSS direttamente (IE e comportamenti), da cui emerge una correlazione negativa significativa tra IE e alcune scale specificiche, ma solo per i maschi. In particolare, i ragazzi con punteggi più bassi di IE presentavano maggior uso di droghe illegali, comportamenti devianti e peggiori rapporti coi pari.

Ci sono inoltre correlazioni significative positive per il campione complessivo tra IE e cura dell’aspetto fisico e rapporti positivi con amici.

Infine, si è svolta l’analisi tra punteggi MSCEIT e CSLSS eliminando le correlazioni tra MSCEIT e le variabili di personalità (analisi di validità predittiva diretta di MSCEIT): emerge che 4 delle correlazioni negative tra MSCEIT e CSLSS, nel sottogruppo dei ragazzi, rimangono significative, mentre le correlazioni positive con cura dell’aspetto fisico e rapporti coi pari non risultano più significative. Quindi, una minore intelligenza emotiva nei maschi correla significativamente con l’uso di droghe illegali, l’uso di alcool, comportamento deviante e relazioni negative con i pari.

Riassunto punti importanti emersi
Le donne hanno punteggi di intelligenza emotiva (EI) significativamente più elevati degli uomini, tuttavia si tratta di una differenza non elevata.
I punteggi di intelligenza emotiva hanno maggior valore predittivo dei comportamenti nella vita quotidiana per gli uomini che per le donne: punteggi bassi nei ragazzi, ma non nelle ragazze, sono associati all’uso di droghe illegali e alcool, comportamenti devianti e relazioni negative con i pari. Questa relazione sussiste anche quando si controllano le variabili di personalità e rendimento accademico.
Questi risultati suggeriscono che sviluppare l’IE può avere un effetto protettivo rispetto a una serie di comportamenti potenzialmente dannosi come l’uso di droghe e devianza sociale.

 

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Bibliografia

Marc A. Brackett, John D. Mayer, Rebecca M. Warner (2003), Emotional intelligence and its relation to everyday behaviour.

 

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