Lutto di un animale domestico: Una perdita che merita di essere legittimata

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lutto animale domestico

Il lutto di un animale domestico è una perdita a tutti gli effetti, perciò merita rispetto e attenzione. Troppo spesso ci sentiamo ripetere “Ma è solo un animale, ora puoi prenderti un altro cane e/o gatto”, come se un nuovo animale potesse sostituire quello precedente come se nulla fosse. Gli animali domestici sono sempre più parte integrante della nostra famiglia e per questo motivo ci si sta attivando anche a livello giuridico per offrire loro maggiori tutele.

L’accoglienza entusiasta del nostro cane o le fusa familiari del gatto non sono vantaggi emotivi momentanei, ma hanno un vero e proprio impatto sul nostro benessere quotidiano! Interagire con un animale domestico abbassa la pressione sanguigna, rallenta la frequenza cardiaca e ha un effetto positivo nel modulare determinati ormoni, quali cortisolo e dopamina. Il cortisolo svolge un ruolo importante nel controllo della glicemia, del metabolismo e nella riduzione dell’infiammazione. La dopamina è un potenziatore chimico dell’umore che stimola sensazioni di piacere e motivazione.

Gli animali domestici offrono amore incondizionato. Forse è per questo che le interazioni uomo-animale, apparentemente, stimolano la produzione di ossitocina, conosciuta anche come “ormone dell’amore”. L’ossitocina migliora il legame sociale e l’intimità relazionale, aiutando ad alleviare ansia e stress.

Perché è importante valorizzare la perdita di un animale domestico?

Le persone costruiscono forti legami emotivi con i loro animali domestici, simili agli attaccamenti uomo-uomo e in alcuni casi, gli animali da compagnia possono essere l’unica relazione positiva che qualcuno ha nella propria vita. Gli animali domestici, in particolare i cani, sono membri importanti della famiglia e svolgono persino il ruolo di migliori amici per alcune persone, specialmente per i bambini.  La perdita di animale è un aspetto inevitabile delle relazioni uomo-animale, data la minore longevità dei nostri compagni a quattro zampe. Comunque, visto il forte legame emotivo che le persone instaurano con queste splendide creature, non sorprende che perderle possa essere devastante.

Nonostante la crescente mole di letteratura sul legame uomo-animale, la ricerca che esamina sia la natura della relazione tra esseri umani e animali sia la risposta degli individui alla perdita di un animale domestico rimane limitata. Inoltre, alcuni studi suggeriscono che il dolore sperimentato in seguito alla perdita di un animale domestico è paragonabile, in intensità, a quello della perdita di una persona cara, mentre altri risultati indicano che non tutte le persone sperimentano i medesimi sintomi di dolore nei confronti dell’amico a quattro zampe. Chiaramente, esistono variazioni nel significato che gli esseri umani attribuiscono agli animali domestici nella loro vita, così come c’è varianza nel livello di angoscia sperimentato in seguito alla loro perdita. («Here’s Why We Should Take Pet Loss More Seriously», 2019)

bambini lutto animale domestico

Il dolore per la perdita di un amico a quattro zampe

La letteratura sulla perdita di un animale domestico si è concentrata principalmente sui sentimenti di angoscia e dolore che il lutto può causare. Tuttavia, come suggeriscono sia la letteratura teorica che quella empirica, gli individui possono interpretare la perdita in modo positivo e possono trarre benefici da tale esperienza. Potrebbe essere importante, per ulteriori ricerche, esplorare il processo di creazione di significato in seguito alla perdita di un amico a quattro zampe, come un modo per aiutare ulteriormente la comprensione delle differenti forme di adattamento degli individui.

Solo pochi studi hanno preso in esame il lutto complicato dovuto alla perdita di un animale da compagnia. Ad esempio, Field e colleghi (2009) hanno utilizzato l’Inventory of Complicated Grief per valutare il lutto complicato tra i proprietari in lutto per la morte del proprio animale domestico riportando un punteggio medio di dolore complicato di 2,15 (SD = 0,82) per i partecipanti. Hanno notato, utilizzando lo stesso strumento, che questo valore è leggermente inferiore ai risultati ottenuti per la perdita umana entro il primo anno di lutto. Un altro studio recente di Luiz Adrian et al. (2009) ha indicato che solo il 20% circa dei proprietari in lutto per il proprio animale domestico riferisce reazioni di dolore significative a seguito della perdita e una percentuale minore di loro (<5-12%) riferisce reazioni di dolore patologico, suggerendo che il dolore patologico si verifica raramente tra proprietari in lutto. Sebbene questi risultati siano preliminari, sembrano suggerire che la maggior parte delle persone sembra essere “resistente” alla perdita dell’amico a quattro zampe (lutto normale) e che solo un piccolo gruppo di individui incontra difficoltà di adattamento a lungo termine a seguito della perdita del proprio animale (lutto patologico). I risultati empirici indicano che variabili come la causa della morte (ad esempio, morte naturale vs. eutanasia), condizioni di vita (vivere da soli vs. vivere con gli altri), supporto esterno, sesso ed età del proprietario dell’animale in lutto possono influenzare il livello di dolore sperimentato in seguito alla perdita. Tuttavia, le ricerche riguardanti le variabili che portano a lutti patologici o complicati sono assai limitate.

Una delle variabili che contribuisce al lutto complicato è la storia di attaccamento dell’individuo. Inoltre, altre variabili possono fornire informazioni su ciò che complica il processo di lutto, tra cui: causa della morte, perdite precedenti che l’individuo ha subito, convinzioni e supposizioni degli individui sul mondo e su sé stessi, fattori di personalità e il significato che gli individui attribuiscono al loro rapporto con animali domestici (Boyraz & Bricker, 2011).

Il legame uomo-animale domestico

Gli animali domestici occupano ruoli umani tradizionalmente riconosciuti, poiché evocano modelli emotivo-comportamentali altrettanto noti ed osservati all’interno delle relazioni di attaccamento umano. Inoltre, gli animali da compagnia sono dotati di qualità umane, che li rendono capaci di ricoprire diversi ruoli: figura di attaccamento e/o oggetto di transizione. Archer ha fornito numerosi esempi di somiglianze tra animali domestici e bambini che possono apparire inconfondibilmente accurati per chi convive con essi. Pensiamo, ad esempio, alla loro capacità di suscitare emozioni e risposte senza un’adeguata capacità di verbalizzazione dei significati o “all’amore e accettazione incondizionata“. Similmente agli esseri umani, gli animali domestici hanno il potenziale per fornire un legame di attaccamento emotivo che promuove un senso di sicurezza e benessere. La relazione di attaccamento tra esseri umani e animali domestici è rafforzata dal fatto che gli animali da compagnia sono spesso visti come parte della famiglia. Le persone diventano emotivamente vicine e impegnate nei confronti degli animali domestici. Un amico a quattro zampe ci porta ad avvertire un senso di responsabilità nei suoi confronti, ci apre alla condivisione di molteplici attività e senza alcun’ombra di dubbio va a costituire una connessione emotiva ed affettiva molto forte.  Pertanto, il legame di attaccamento uomo-animale domestico è simile a quello tra gli esseri umani. (Field et al., 2009)

Il legame con animali domestici e il lutto inevitabile

Nella misura in cui il legame uomo-animale domestico costituisce un legame di attaccamento, la risposta in seguito alla separazione o alla perdita di un animale da compagnia dovrebbe essere simile a quella sperimentata per la perdita di un legame di attaccamento umano. Questo problema è stato affrontato in una serie di studi. Quackenbush (1985) ha scoperto che il ruolo dell’attaccamento in risposta alla morte di un animale domestico è vissuta in modo simile alla morte umana in termini di perdita di sonno, giorni persi dal lavoro, e altre difficoltà psicologiche e sociali. Gerwolls e Labott (1994) hanno scoperto che la perdita di un animale domestico dopo due settimane e otto settimane ha rivelato punteggi di dolore simili a quelli riportati dopo aver perso una relazione umana. A seguito di alcune interviste a adulti in lutto per la perdita del proprio animale da compagnia, Cowles (1985) ha riportato segnalazioni di ricordi dell’animale deceduto, ruminazione ossessiva degli eventi che hanno portato alla sua morte, pensieri di precedenti perdite significative sia animali che umane e paure di perdere il controllo o “impazzire”. Reazioni comunemente osservate nella reazione al dolore della perdita di un attaccamento umano.  In uno studio che esamina la forza dell’attaccamento e del dolore, Gosse (1989) ha riscontrato che il grado di attaccamento a un animale domestico è un forte predittore della risposta al dolore dopo la morte del compagno a quattro zampe.  Anche Archer e Winchester (1994) hanno trovato una significativa correlazione tra il grado di attaccamento all’animale e il dolore. Pertanto, la forza del legame di attaccamento all’animale domestico è un fattore importante nell’entità del disagio a seguito della perdita dell’animale. (Field et al., 2009)

Quando un bambino perde il suo animale domestico

Cani, gatti, conigli, porcellini d’India, uccelli, rettili, pecore ecc.. hanno un posto speciale nel cuore dei fanciulli. I bambini di tutte le età amano e crescono molto vicini ai loro animali domestici. Questi ultimi sono compagni di gioco, di vita, danno coraggio, diventano amici fedeli e sono ottimi ascoltatori. Sfortunatamente, per ogni bambino che ha un animale domestico, arriverà il momento di dire addio, affrontando le emozioni e i sentimenti di dolore che accompagnano la morte del proprio amico. Questa è spesso la prima volta che ci si trova di fronte alla morte. Il dolore per la perdita di un animale domestico può essere accompagnato da sentimenti di rabbia, disperazione, tristezza, vuoto, desiderio e, nel caso dei bambini più piccoli, confusione e mancanza di comprensione. Come genitore, è bene non sottovalutare l’impatto che la perdita di un animale domestico può avere in tenera età. A volte questo impatto sarà minimo e potrebbe non durare a lungo. Per altri bambini, l’impatto può essere grande e può durare per settimane e mesi.

La comprensione della morte da parte dei bambini cambia durante le diverse età e fasi della loro vita. I bambini spesso provano dolore in ondate che vanno e vengono. Alcuni bambini possono inizialmente sembrare non affetti dal dolore e diventare angosciati in seguito. Ecco alcune informazioni su come i bambini sperimentano il dolore in momenti diversi della loro vita:

Neonati, bambini piccoli e bambini in età prescolare:

  • I neonati e i bambini piccoli sono molto sensibili alle emozioni degli altri intorno a loro. Possono diventare angosciati e turbati quando un genitore, un tutore o un fratello è angosciato.
  • I bambini piccoli e in età prescolare spesso non capiscono la permanenza della morte e possono credere che il loro animale domestico tornerà.
  • I bambini piccoli possono fare ripetutamente le stesse domande su dove si trova il loro animale domestico.

Bambini della scuola primaria:

  • All’età di circa 8 anni, i bambini iniziano ad avere la sensazione che la morte sia permanente. Quando un animale domestico muore, questo può farli sentire ansiosi. Possono pensare che loro stessi o gli altri intorno a loro possano morire.
  • I bambini possono essere in grado di parlare della morte senza rendersi conto del dolore e della tristezza ad essa associati.
  • I bambini possono provare paura, come se il mondo non fosse un posto sicuro.
  • I bambini di questa età possono avere “pensieri magici” e possono credere che i loro pensieri abbiano in qualche modo portato a qualcosa di brutto accaduto a chi amano.

Adolescenti:

  • Gli animali domestici possono essere molto importanti in questo momento, specialmente quando cambiano i rapporti con i coetanei e si presentano difficoltà a scuola.
  • Gli adolescenti possono trovare difficile esprimere il loro dolore quando un animale domestico muore, poiché potrebbero sentirsi imbarazzati ad esporsi con le loro fragilità.

Parlare con i bambini in modo aperto e onesto della morte del loro animale domestico è molto importante. È bene evitare di dire al bambino che il suo animale domestico è “andato via” da qualche parte, poiché potrebbe creare confusione. Inoltre, c’è la possibilità che comunque il bimbo scopra che il suo amico è morto, perciò è molto meglio che lo sappia. In questo modo, è più probabile che il bambino senta di potersi fidare del proprio genitore e quindi raccontargli anche di ciò che prova. È fondamentale parlare ai bambini in modo premuroso e compassionevole e facendogli sapere che va bene sentirsi tristi, arrabbiati o confusi per la morte dell’animale domestico. La comunicazione è alla base delle relazioni, in questi momenti essere presenti, far sapere che anche noi adulti soffriamo per la perdita, ma che questi sentimenti col tempo passeranno e la vita continuerà, ci fa restare connessiLe emozioni forti possono andare e venire a ondate e possono durare nei giorni, nelle settimane e talvolta nei mesi a venire. Può essere molto confortante per i bambini avere un modo per ricordare l’animale che hanno perso. Potrebbe essere una foto, un disegno o una cerimonia a casa per salutarlo. Tutte queste attività possono aiutare a riconoscere il ruolo importante che l’animale ha avuto nella propria vita.

Giulia Ponzin

Bibliografia & Sitografia

Boyraz, G., & Bricker, M. E. (2011). Pet Loss and Grief: An Integrative Perspective. In C. Blazina, G. Boyraz, & D. Shen-Miller (A c. Di), The Psychology of the Human-Animal Bond (pagg. 383–401). Springer New York. https://doi.org/10.1007/978-1-4419-9761-6_22

Field, N., Orsini, L., Gavish, R., & Packman, W. (2009). Role of Attachment in Response to Pet Loss. Death Studies, 33(4), 334–355. https://doi.org/10.1080/07481180802705783

Here’s Why We Should Take Pet Loss More Seriously. (2019, giugno 20). Psychreg. https://www.psychreg.org/pet-loss/

Petloss.pdf. (s.d.). When a child loses a pet. Trauma and grief network supporting families.

http://tgn.anu.edu.au/wp-content/uploads/2014/10/petloss.pdf

 

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