Disregolazione emotiva ed alimentare: le cause del Binge Eating Disorder

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Quali sono le cause del binge eating disorder? L’attuale modello teorico spiega i disturbi dell’alimentazione attraverso una serie di comportamenti incontrollati rivolti alla regolazione o all’eliminazione di emozioni spiacevoli come rabbia, paura o vergogna. Chi lotta contro l’eccesso di peso e comportamenti alimentari scorretti , spesso lo fa in risposta a sensazioni fisiche ed emotive negative.

Il discontrollo emotivo come fattore esacerbante dei disturbi alimentari

Le emozioni spiacevoli sembrano tra le cause precipitanti più comuni per gli episodi di Binge Eating Disorder (BED), presente nel 1-3% della popolazione, con una prevalenza in aumento dell’8% negli individui sovrappeso e obesi. Gli individui che soffrono di abbuffate episodiche sarebbero più vulnerabili  perché sprovvisti di strategie e abilità adattive di regolazione delle emozioni, fra cui l’essere in grado di identificare e controllare gli stati emotivi. Infatti, gli individui con anoressia e bulimia nervosa segnalano maggiori difficoltà nella regolazione delle emozioni rispetto ai controlli sani.

Nello studio di Gianini e altri del 2013 è stato studiato se le difficoltà di regolazione emotiva potessero essere una causa dei comportamenti alimentari patologici in soggetti clinicamente obesi e soggetti con BED già trattati a livello terapeutico. Durante la ricerca di Gianini sono stati coinvolti 326 soggetti obesi non trattati che rientrano nei criteri del DSM-5 per il BED, di età compresa fra i 19-65 anni, appartenenti ad etnie differenti e privi di condizioni mediche determinanti oscillazioni importanti di peso (diabete incontrollato, anomalie cardiache, problemi tiroidei, gravidanza) o condizioni psichiatriche severe (psicosi, disordine bipolare, dipendenza da sostanze o rischio suicidario).

I partecipanti hanno compilato diversi questionari, fra cui:

  • l’Emotional Overeating Questionnaire (EOQ), che misura la frequenza delle abbuffate in risposta alle emozioni negative negli ultimi 28 giorni;
  • l’Eating Disorder Examination Questionnaire (EDE-Q), che valuta l’attitudine ai comportamenti alimentali sregolati, fra cui il contenimento dietetico, la preoccupazione per il peso, per la forma fisica e il cibo;
  • la Difficulties In Emotion Regulation Scale (DERS), che misura numerose dimensioni della regolazione emotiva, fra cui la comprensione e il controllo delle emozioni, soprattutto all’interno di stati emotivi molto intensi;
  • il Beck Depression Inventory (BDI) che valuta i sintomi cognitivi, affettivi e somatici della depressione.

L’assenza di strategie di coping adeguate influisce sul disturbo alimentare

I risultati ottenuti dimostrano che il genere sessuale spiega il 3,2% della varianza delle abbuffate e il 5.5% della varianza delle patologie alimentari generali. Mentre le emozioni spiacevoli rappresenta il 20% della varianza delle abbuffate e il 17.7% negli altri disturbi alimentari. Infine, le difficoltà di regolazione emotiva spiegano il 2.2% dell’emotional overeating e l’1.5% delle altre patologie alimentari.

Effettivamente è stata riscontrata una correlazione fra la difficoltà di regolazione delle emozioni e la messa in atto di una serie di comportamenti alimentati non controllati, indipendentemente dal genere e dalle emozioni spiacevoli. L’accesso limitato alle strategie di regolazione emotiva e la mancanza di chiarezza emotiva, sono fortemente associate all’eccesso di abbuffate. I pazienti mangiano molto nel tentativo di placare le emozioni e le sensazioni ad esse legate, oppure mostrano capacità di coping non funzionali. Infatti, i risultati del campione dimostrano che le difficoltà alimentari corrispondono ad un livello moderato di depressione.

Inoltre, il mancato accesso a corrette risposte emotive e la difficoltà a portare avanti comportamenti obiettivo-orientati sono associati più fortemente alle patologie alimentari.  La relazione riscontrata fra questi due elementi fornisce una spiegazione indiretta sul funzionamento regolativo delle emozioni negative all’interno dei disordini alimentari.

  • È plausibile ipotizzare che gli individui sopraffatti da un’emozione negativa usino questi comportamenti scorretti per mitigare gli stati emotivi aversivi.

La Dialectical Behaviour Therapy (DBT) e l’Interpersonal Psychotherapy (IPT) sembrano essere le terapie più adeguate a supportare il BED e ad agire indirettamente sulle difficoltà di regolazione emotiva, perché aiutano gli individui a sviluppare e attuare strategie efficaci per la gestione dei ruoli sociali e l’adattamento alle situazioni interpersonali, riducendo le difficoltà relazionali che affliggono spesso gli individui con BED.

Gli studi futuri potranno dirci qualcosa di più circa l’efficacia dei trattamenti standard, come la perdita di peso comportamentale e la terapia cognitivo comportamentale, rispetto alle altre che pongono più attenzione alle emozioni, come Dialectical Behaviour Therapy e l’Enhanced Cognitive Behavioral Therapy (CBT-E), nel loro impatto sulla regolazione emotiva e l’eccesso di alimentazione emotiva.

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BIBLIOGRAFIA

Gianini, M. White, R. Masheb (2013), Eating pathology, Emotion Regulation, and Emotional Overeating in Obese Adults with Binge Eating Disoder.

 

Desiree Pesce

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