Sai che l’Attaccamento Può Influenzare le Relazioni di Coppia?

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Coppia

L’attaccamento

Ognuno di noi sviluppa sin dall’infanzia un proprio modo di vedere l’altro ed entrarci in relazione, a seconda di caratteristiche di personalità e dell’ambiente. È stato lo studioso John Bowlby (1973) il primo a parlare di teoria dell’attaccamento, definendo quest’ultimo come “la propensione innata a cercare la vicinanza protettiva di un membro della propria specie quando si è vulnerabili ai pericoli ambientali per fatica, dolore, impotenza o malattia”. Bowlby si è focalizzato sul legame che si instaura tra madre e bambino: il neonato ricerca la presenza del genitore non solo per essere nutrito, ma anche per poter sentirsi protetto e accolto.

Questa constatazione era già stata osservata con l’esperimento di Harlow negli anni ‘50. Egli notò come il comportamento dei macachi appena nati fosse molto simile a quello degli esseri umani: i piccoli macachi, se isolati e messi di fronte alla scelta o di un pupazzo morbido che ricordava la madre (ma non in grado di fornire loro cibo) o di un manichino privo di stoffa soffice ma che procurava loro da mangiare, sceglievano sempre il pupazzo morbido. Questo mette in luce il fatto che il rapporto madre-bambino non è volto al solo soddisfacimento di fame e sete, ma anche e soprattutto all’accoglimento dei bisogni di sicurezza e amore del piccolo.

Gli stili di attaccamento, dalla prima infanzia all’età adulta

A partire dallo studio di Ainsworth, che ha osservato il comportamento di alcuni bambini, si sono individuati 4 diversi stili di attaccamento: attaccamento sicuro, attaccamento ansioso-ambivalente, attaccamento insicuro-evitante, e attaccamento disorganizzato. Questi differenti stili si strutturano a seconda di come la figura di attaccamento del bambino (solitamente un genitore, ma non necessariamente) generalmente gli risponde, e possono essere funzionali o meno. Una volta strutturatosi un determinato stile di attaccamento, la persona tenderà ad utilizzare la stessa modalità di relazionarsi anche con gli altri. Citando ancora Bowlby, “esiste una forte relazione causale tra le esperienze di un individuo con i suoi genitori e la sua successiva capacità di creare legami affettivi”. Infatti, se da bambini impariamo che l’altro non è interessato alle nostre emozioni, crescendo saremo portati a crearci delle aspettative sugli altri in questa direzione; al contrario, se da piccoli ci sentiamo amati e desiderati, da grandi tenderemo ad avere più fiducia nell’altro. È attraverso la Adult Attachment Interview (AAI) che si può indagare lo stile di attaccamento nella persona adulta.

L’attaccamento sicuro si instaura, in linea generale, nel momento in cui la propria figura di attaccamento è stata presente e in grado di rispondere in modo appropriato ai propri bisogni. Esso da adulti è caratterizzato da fiducia nell’altro, buona autoregolazione emotiva e gestione dello stress. Questo tipo di attaccamento è un importante fattore protettivo, in quanto il sé tende ad essere più solido e indipendente. L’attaccamento ansioso-ambivalente, proprio di chi ha avuto figure di riferimento imprevedibili e poco costanti, si manifesta invece attraverso una costante ricerca di attenzioni e la paura di essere abbandonati dagli altri, in quanto è questa l’aspettativa che si è creata. L’attaccamento insicuro-ambivalente è caratterizzato invece da una percezione di sé come non meritevole di affetto, dal momento che il genitore è stato poco disponibile e amorevole. L’ultimo stile di attaccamento, il disorganizzato, si distingue dagli altri per i comportamenti contradditori (di avvicinamento e allontanamento) che vengono spesso messi in atto da chi lo possiede nei confronti degli altri, dal momento che le proprie figure di riferimento si sono sempre comportate in modo ambivalente e ambiguo.

L’attaccamento nelle relazioni sentimentali

Un modello di attaccamento disfunzionale può dunque influenzare negativamente le sfide quotidiane della vita e le relazioni interpersonali della persona.  Infatti, chi ottiene punteggi elevati nelle dimensioni di evitamento e ansia reagisce alle situazioni stressanti con livelli di angoscia molto superiori rispetto a chi invece ha un attaccamento sicuro. Inoltre, il soggetto con quest’ultimo tipo di attaccamento tende anche ad avere aspettative più positive nei confronti del partner, un’immagine di sé migliore e una sensibilità maggiore riguardo ai bisogni del proprio compagno/a rispetto a chi possiede un attaccamento insicuro.

Per questi motivi, nelle relazioni di coppia assume una certa importanza lo stile di attaccamento di entrambi gli individui. La combinazione di un partner evitante e di uno ansioso generalmente predice una maggiore reattività psicologica: in queste coppie, entrambi i coniugi mostrano elevati livelli di cortisolo e di conduttanza cutanea, e una maggiore risposta allo stress prima di un conflitto. L’evitamento è maggiormente collegato a bassi livelli di supporto e di soddisfazione, mentre l’ansia al conflitto. Questi fattori avranno un impatto anche sulle relazioni sessuali della coppia: la teoria dell’attaccamento afferma che un partner saldamente attaccato in una relazione è più sicuro e a suo agio con il proprio compagno/a durante i momenti di sesso e intimità, e maggiormente in grado di affrontare in modo collaborativo le differenze di preferenze e desideri (Johnson & Zuccarini 2010). Infatti, un attaccamento sicuro è associato ad un miglior funzionamento sessuale. Viceversa, gli stili di attaccamento insicuri sono stati collegati in diversi studi a comportamenti e sentimenti sessuali più negativi. È stato riportato che gli individui ad alto livello di ansia da attaccamento enfatizzano le insoddisfazioni emotive che si verificano durante il sesso (e usano quest’ultimo per evitare l’abbandono), mentre gli individui ad alto livello di evitamento sono più propensi a descrivere gli aspetti fisici del sesso insoddisfacenti (e tendono ad utilizzarlo come strumento per rafforzare le opinioni personali di sé).

Come aiutare le coppie con un attaccamento poco funzionale?

Non aver assunto un senso di sicurezza relazionale durante l’infanzia non significa non poter modificare le proprie aspettative sul futuro. Durante la terapia, si possono esplorare i propri legami di attaccamento e accrescere la propria autoconsapevolezza. Nella Emotionally Focused Couple Therapy (EFCT), il terapeuta offre uno spazio sicuro a entrambi i partner e li aiuta a far sì che possano comprendere le proprie emozioni ed esprimerle efficacemente. In questo modo la coppia sarà gradualmente capace di evocare risposte positive.

Elena Baldo

Bibliografia

Ainsworth, M.D.S. (1985b). Attachment across the life span. Bulletin of New York Accademy of Medicine, 61, 792-812.

Bowlby, J. (1989). Una base sicura. Applicazioni cliniche della teoria dell’attaccamento. Milano: Raffaello Cortina Editore.

Carli L. (1995): “Attaccamento e rapporto di coppia”. Raffaello Cortina, Milano.

De Nitto S.: Attaccamento adulto e amore di coppia. Dipartimento Scienze Psichiatriche e Medicina Psicologica, Policlinico Umberto I – Roma.

Feeney J, Fitzgerald J. Attachment (2019). Conflict and relationship quality: laboratory-based and clinical insights. Curr Opin Psychol (2019). 25:127-13.

Stephanie A. Wiebe, Cass Elliott, Susan M. Johnson, Melissa Burgess Moser, Tracy L. Dalgleish, Marie-France Lafontaine & Giorgio A. Tasca (2019). Attachment Change in Emotionally Focused Couple Therapy and Sexual Satisfaction Outcomes in a Two-year Follow-up Study. Journal of Couple & Relationship Therapy, 18:1, 1-21.

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