Emozioni, dieta e binge eating

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Caloric Deprivation Model: relazione tra dieta e rischio di binge eating

Un insieme di studi nell’ambito dei disturbi alimentari ha indagato la relazione tra l’essere a dieta, il binge eating e la bulimia nervosa, e ha rilevato che questi comportamenti sono spesso connessi. In particolare:

  • le persone con diagnosi di bulimia dichiarano spesso di essere a dieta nei questionari sulle abitudini alimentari;
  • l’essere a dieta è un fattore predittivo dei sintomi della bulimia negli studi longitudinali;
  • i partecipanti che si sottopongono a periodi di restrizione calorica o digiuno tendono ad abbuffarsi liberamente nei setting di laboratorio quando ne hanno occasione.

Il modello che evidenzia la relazione causale tra dieta e rischio di binge eating prende il nome di Caloric Deprivation Model.

Sono stati identificati anche altri fattori che aumentano il rischio di binge eating, tra questi l’affettività negativa. L’affettività negativa è definita dal DSM-V come una tendenza a sperimentare intensamente e frequentemente emozioni negative.

Recentemente, l’affettività negativa ha ricevuto particolare attenzione nella ricerca sui disturbi alimentari, ed è stato proposto che le persone affette da bulimia si abbuffano nel tentativo di ridurre le proprie emozioni negative. L’affettività negativa potrebbe agire come una distrazione dal controllo sulla dieta (Distraction Model), oppure stimolare il ricorso al cibo come tentativo di regolazione emotiva (Affect Regulation Model). I dati sperimentali suggeriscono che indurre stati di affettività sia positiva che negativa aumenta il consumo di cibo nelle persone a dieta; ciò supporta quindi maggiormente il Distraction Model.

L’obiettivo di questo studio è esplorare ulteriormente la relazione tra l’essere a dieta, l’affettività negativa e il binge eating, in particolare si è ipotizzato che la relazione tra l’essere a dieta e il binge eating fosse più forte nei partecipanti con elevata affettività negativa.

L’essere a dieta e l’affettività negativa: fattori di rischio per il binge eating

Lo studio coinvolgeva un totale di 631 studenti (320 femmine, 311 maschi) delle scuole superiori dell’area metropolitana di Phoenix, USA, di età compresa tra i 16 e 19 anni. Si tratta di uno studio di tipo survey trasversale (dati ottenuti in due momenti temporali a distanza di 9 mesi) e longitudinale prospettico (analisi dell’andamento dei punteggi nei 2 punti).

In entrambi i momenti, gli adolescenti completavano un questionario di 10 pagine che includeva i seguenti strumenti: due test che misuravano le attitudini alla dieta e i comportamenti di restrizione calorica (DRES, DIS), una misura dell’affettività negativa e positiva (PANAS-X), un questionario sul binge eating(BULIT-R).
Osserviamo prima le evidenze trasversali, poi quelle longitudinali prospettiche.
I dati trasversali supportano l’ipotesi, e si osservano due effetti:

(1) l’essere a dieta e l’affettività negativa sono entrambi fattori correlati singolarmente al binge eating, e

(2) l’affettività negativa è un fattore che media la relazione tra dieta e binge eating, potenziandola.

I risultati:

(1) innanzitutto suggeriscono che la restrizione calorica aumenta il rischio dei comportamenti di binge eating, e che le persone possano ricorrere al cibo per regolare l’emotività negativa. Importanti sono anche i dati sul ruolo di mediazione dell’affettività negativa

(2), che non erano stati finora osservati in un setting naturalistico. Complessivamente i risultati supportano quindi il Caloric Deprivation Model, il Distraction Model e l’Affect Regulation Model. Importante sottolineare che i risultati sono evidenziati sia per i ragazzi che per le ragazze, anche se con una dimensione dell’effetto inferiore per i primi.

Ciò potrebbe essere dovuto al fatto che i ragazzi hanno una minore tendenza generale a seguire diete, affettività negativa e comportamenti di binge eating rispetto alle ragazze.
I dati longitudinali prospettici suggeriscono che, in accordo con la letteratura, l’essere a dieta e l’affettività negativa sono fattori predittivi per l’instaurarsi di binge eating per le ragazze; questi dati rinforzano quindi il caloric deprivation e l’affect regulation models per le ragazze.

Tuttavia, la negatività affettiva non era un fattore moderatore di questa relazione (dieta e binge eating risultavano connessi indipendentemente dall’affettività negativa). Inoltre, nessuna di queste variabili aveva una correlazione signficativa con il binge eating nei maschi.

Gli autori hanno proposto le seguenti spiegazioni: è possibile che sia l’essere a dieta che l’affettività negativa siano condizioni per il binge eating, quindi l’effetto interattivo di questi fattori è più difficile da catturare nel tempo.

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Blibliografia

Eric Stice, Donna Akutagawa, Amit Gaggar, and W. Stewart Agras.                 Negative Affect Moderates the Relation Between Dieting and Binge Eating.

Giulio Mattoni

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